Numerosi i crediti d’imposta disponibili nel 2021 a sostegno di imprese e professionisti per favorire la ripresa economica. Non solo in ottica di 4.0 e innovazione. Ecco qui un breve elenco soprattutto per le Piccole e Medie imprese:
Credito d’imposta per beni materiali ed immateriali NON 4.0
Il beneficio è ottenere un credito d’imposta del 10% nel 2021 nel limite di costo massimo di 2 milione di euro per i beni materiali e 1 milione di euro per i beni immateriali. Nel 2022: aliquota al 6%, nel limite di costo massimo di 2 milione di euro per i beni materiali e 1 milione di euro per i beni immateriali. Per investimenti effettuati nel 2021 in strumenti e dispositivi tecnologici destinati alla realizzazione di forme di lavoro agile il credito d’imposta è pari al 15%.
Credito d’imposta per beni materiali e immateriali 4.0
Per spese inferiori a 2,5 milioni di euro un credito d’imposta con aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022 destinato a imprese per gli investimenti in beni strumentali materiali
4.0, destinati a strutture produttive ubicate in Italia, effettuati a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023 a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il relativo ordine sia stato accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione. Nel caso di investimento immateriale (software 4.0) il 20% dell’investimento, nel limite di costo massimo di
1 milione di euro.
Bonus investimenti Mezzogiorno
Per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture collocate nelle regioni del Sud Italia, grazie alla proroga disposta dalla legge di Bilancio 2021 (commi 171-172), le imprese hanno ancora a disposizione il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno. L’aiuto è pari al 45% per le piccole imprese, al 35% per le medie imprese, al 25% per le grandi imprese per le Regioni Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata e Sardegna (al 30% per le piccole imprese, al 20% per le medie imprese e al 10% per le grandi imprese, per le Regioni Abruzzo e Molise).
Sono agevolabili gli investimenti in beni nuovi facenti parte di un progetto di investimento iniziale e relativi all’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. I soggetti che intendono avvalersi del credito d’imposta devono presentare apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Credito d’imposta per Ricerca & Sviluppo, Innovazione e Design
Ricerca e Sviluppo: 20% delle spese agevolabili nel limite massimo di 4 milioni di euro. Per le attività di ricerca e sviluppo, inclusi i progetti in materia di Covid-19, riguardanti strutture
produttive ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, sono applicabili le aliquote maggiorate previste decreto Rilancio: 25% per le grandi imprese; 35% per le medie imprese; 45% per le piccole imprese.
Per l’innovazione tecnologica: 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni, innovazione green e digitale: 15%, Design e ideazione estetica: 10%.
Credito d’imposta formazione 4.0
Alle piccole imprese per attività di formazione del personale, svolte nel corso del 2021 e 2022, sulle materie aventi ad oggetto le tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale è riconosciuto un credito d’imposta del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300.000 euro.
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Credito d’imposta per aumenti di capitale
Credito d’imposta per operazioni di riorganizzazione aziendale
Trasformazione in credito d’imposta di una quota delle DTA (attività per imposte anticipate) riferite a perdite fiscali ed eccedenze ACE maturate fino al periodo d’imposta
precedente a quello dell’operazione. L’ammontare massimo utilizzabile come credito d’imposta è pari al 2% delle attività dei soggetti partecipanti alle operazioni di aggregazione. A beneficiarne è la società risultante dalla fusione, beneficiario della
scissione e conferitario di azienda.
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