Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la circolare direttoriale 6 dicembre 2022, n. 410823 che disciplina i termini e modalità di presentazione delle domande per la concessione e l’erogazione dei contributi relativi alla nuova Sabatini.
L’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari a:
a) 2,75% per gli investimenti in beni strumentali;
b) 3,575% per gli investimenti 4.0 e gli investimenti green.

Sabatini SUD
Per quanto riguarda le misure per il Meridione, possono accedere agli specifici incentivi della Nuova Sabatini Sud le imprese di micro e piccola dimensione, in possesso dei requisiti richiesti anche per la Nuova Sabatini aventi la sede legale o un’unità locale nelle regioni del Mezzogiorno come risultante dai sistemi camerali.
L’agevolazione sotto forma di contributo in conto impianti è pari all’ammontare complessivo degli interessi, calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo equivalente al medesimo finanziamento richiesto, a un tasso d’interesse annuo pari al 5,5%.


Le agevolazioni rientrano fra gli aiuti di Stato comunicati in esenzione a valere sui regolamenti unionali di settore. Tali aiuti non sono concessi a titolo di “de minimis”. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario (o leasing). Il finanziamento, che può essere assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese”
Per le imprese localizzate in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna il capo III del decreto Mise 22 aprile 2022 ha istituito la “Nuova Sabatini Sud”: il contributo in conto impianti concesso è pari all’ammontare complessivo degli interessi a un tasso annuo del 5,5%, calcolati convenzionalmente su un finanziamento di cinque anni. In questo caso, però, c’è ancora da aspettare poiché manca il decreto attuativo che dovrà essere presentato dal Mimit.
Con riferimento ai settori agricolo, forestale e zone rurali, le agevolazioni sono concesse nel rispetto delle intensità di aiuto massime stabilite dal comma 12 dell’articolo 14 del regolamento ABER: – 50 % dell’importo dei costi ammissibili nelle regioni meno sviluppate e in tutte le regioni il cui PIL pro capite nel periodo 2007-2013 è stato inferiore al 75 % della media dell’UE-25 per il periodo di riferimento, ma superiore al 75 % della media del PIL dell’UE-27; – 40 % dell’importo dei costi ammissibili nelle altre regioni. Nei casi indicati dal comma 13 dell’articolo 14 del regolamento ABER, le sopra indicate aliquote possono essere maggiorate di 20 punti percentuali, purché l’intensità massima dell’aiuto non superi il 90%.
La domanda di agevolazione, a partire dal 1 gennaio 2023 le domande vanno presentate tramite la nuova piattaforma attiva al seguente indirizzo: Beni Strumentali – Nuova Sabatini (dgiai.gov.it). Per la presentazione della domanda per ricevere i contributi, dal punto di vista tecnico, l’imprenditore deve dotarsi di Spid e almeno due soggetti dovranno essere abilitati per l’inoltro della pratica: mentre prima bastava compilare un modulo e inviarlo tramite Pec, da oggi occorre collegarsi alla piattaforma del Mimit ed entrare con lo Spid. Serve poi, un’ulteriore identità digitale (Spid) che può essere quella di un consulente professionista.
Cosa Finanzia
I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per “impianti e macchinari”, “attrezzature industriali e commerciali” e “altri beni”, ossia a spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile, come declamati nel principio contabile n.16 dell’OIC (Organismo italiano di contabilità); a software e tecnologie digitali. Non sono in ogni caso ammissibili le spese relative a terreni e fabbricati, relative a beni usati o rigenerati, nonché riferibili a “immobilizzazioni in corso e acconti”.
- Gli investimenti devono soddisfare i seguenti requisiti:
- autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito
- correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività produttiva svolta dall’impresa
I finanziamenti devono essere erogati in un’unica soluzione entro 30 giorni dalla stipula del contratto di finanziamento, ovvero, nel caso di leasing finanziario, entro 30 giorni dalla data di consegna del bene (qualora la fornitura riguardi una pluralità di beni l’erogazione avviene in più soluzioni entro 30 giorni dalla data di consegna di ciascun bene).

Nuova Sabatini per Beni 4.0 e Green
(per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2023)
I beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. “industria 4.0” che possono beneficiare del contributo maggiorato del 30% previsto della legge 232 dell’11 dicembre 2016 (legge di bilancio 2017), sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare 15 febbraio 2017 n.14036 e s.s.mm.ii. Alla luce delle novità introdotte dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017 n. 205 (legge di bilancio 2018), con circolare n. 269210 del 3 agosto 2018 si è provveduto ad adeguare l’elenco dei beni immateriali (allegato 6/B) in relazione ai quali può essere riconosciuta la misura massima del contributo.
L’articolo 1, comma 227, della legge n. 160 del 2019 (legge di bilancio 2020) ha disposto l’attribuzione di una specifica dotazione finanziaria nell’ambito delle risorse destinate alla misura Nuova Sabatini per investimenti a basso impatto ambientale da parte di micro, piccole e medie imprese.
Nello specifico, si tratta di «investimenti green» correlati all’acquisto, o acquisizione nel caso di operazioni di leasing finanziario, di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale, nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
Per tali operazioni l’agevolazione è concessa alla PMI nella forma di un contributo in conto impianti il cui ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento ad un tasso d’interesse annuo pari al 3,575 per cento.
In attuazione della predetta norma, il decreto interministeriale 22 aprile 2022 prevede, ai fini del riconoscimento del contributo maggiorato, il possesso di un’idonea certificazione ambientale di processo oppure di un’idonea certificazione ambientale di prodotto.
Credito d’imposta e Sabatini: cumulo
Le agevolazioni di cui al decreto interministeriale del 25 gennaio 2016 sono cumulabili con il “Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno”?
Si, in seguito al recepimento del comma 102 della L. 28/12/2015, n. 208, (così come modificata dall’articolo 7-quater comma 3, D.L. 29 dicembre 2016, n. 243, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2017, n. 18) per gli acquisti effettuati a partire dal 28 febbraio 2017 è possibile cumulare il credito d’imposta con le altre agevolazioni e, quindi, anche con l’agevolazione di cui al decreto interministeriale 25 gennaio 2016. In questo ultimo caso, qualora l’agevolazione concedibile nell’ambito della Nuova Sabatini, sommata agli eventuali altri aiuti concessi sui medesimi investimenti, superi l’intensità massima prevista dai regolamenti di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 7 del decreto interministeriale del 25 gennaio 2016, il Ministero provvede a ricalcolare il contributo nei limiti delle intensità massime previste dal pertinente regolamento di esenzione.
Le agevolazioni di cui al decreto interministeriale del 25 gennaio 2016 sono cumulabili con il “Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali”?
La legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio per il 2020), all’articolo 1, commi da 185 a 197, ha introdotto un credito d’imposta per gli investimenti in nuovi beni strumentali.
Tale credito di imposta è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, ad eccezione delle imprese sottoposte a procedure concorsuali.
Il credito di imposta in questione, in considerazione del fatto che è riconosciuto a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato (incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti) non costituisce un aiuto di Stato. Per tale ragione, non trovano applicazioni le specifiche disposizioni, in materia di cumulo, previste dalla normativa di riferimento della misura Nuova Sabatini, fermo restando quanto previsto, in materia di cumulo, dalla normativa specifica del predetto credito di imposta e, in particolare, dal comma 192, laddove è stabilito che “Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto”.
La criticità maggiore che si riscontra con la Sabatini è la cumulabilità con le altre misure agevolative. La Sabatini ha una cumulabilità massima per le piccole imprese fino al 20%, per le medie fino al 10%, per le imprese agricole del Sud fino al 50% (così anche per le realtà imprenditoriali di pesca e acquacoltura) e per quelle del resto di Italia fino al 40%. La Sabatini ha una cumulabilità massima per le piccole imprese fino al 20% con gli altri aiuti di Stato. Chiaramente non rientra in questa casistica il Credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali Industria 4.0.
Sabatini, la procedura
- PMI accede alla piattaforma Beni Strumentali e presenta alla banca/intermediario finanziario (prima della realizzazione degli investimenti), apposita richiesta di finanziamento e domanda di accesso al contributo.
- Banca/intermediario finanziario verifica la regolarità formale e la completezza della documentazione ricevuta e trasmette al MIMIT (ex MISE) la richiesta di prenotazione del contributo.
- Banca/intermediario finanziario concede,previa conferma del MlMIT sulla disponibilità di risorse, finanziamento alla PMI.
- MIMIT adotta il provvedimento di concessione del contributo,riportante l’importo degli investimenti ammissibili, l’ammontare delle agevolazioni concesse in ESL e isuccessivi obblighi in capo all’impresa beneficiaria e lo trasmette all’impresa beneficiaria e alla banca/intermediario finanziario.
- PMI realizza l’investimento riportando sui titoli di spesa la dicitura “Spesa di euro…realizzata con il concorso delle provvidenze previste dall’art. 2, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69”. Con riferimento alle fatture elettroniche, questa dicitura deve essere apposta sui titoli di spesa attraverso una delle seguenti modalità:
- – inserendo nell’oggetto o nel campo note della fattura elettronica la dicitura di cui all’articolo 1O, comma 6,
- decreto interministeriale 25 gennaio 2016;
- 2 – inserendo la medesima dicitura nella causale di pagamento del relativo bonifico;
- 3 – qualora non sia possibile inserire per esteso la dicitura prevista dall’articolo 1O, comma 6, del decreto interministeriale 5 gennaio 2016, è sufficiente l’inserimento del CUP all’interno della fattura o nella causale del pagamento; in quest’ultimo caso, è necessario che nella causale del relativo bonifico, oltre all’indicazione del CUP, ci sia anche un richiamo al titolo di spesa oggetto del pagamento .
- PMI, a investimento ultimato, compila attraverso la piattaforma Beni Strumentali la dichiarazione di avvenuta ultimazione del programma di investimenti oggetto della richiesta e contestualmente invia la richiesta di erogazione della quota unica di • contributo per gli investimenti inferiori ai 200.000 euro e/o della prima quota di contributo per gli investimenti superiori ai 200.000 euro.
- La PMI trasmette al Ministero le 5 richieste annuali di erogazione tramite la piattaforma.